Annunciare l'evangelo

“Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” (Matteo 28:19,20).

Evangelizzare, vuol dire proclamare la buona novella. La buona novella è l’annuncio che Cristo “è morto per i nostri peccati… fu sepolto e… risuscitò” (1 Corinzi 15:3,4).

1. Dio vuole che l’evangelo sia annunziato
a. Gesù spingeva le anime salvate a proclamare la buona notizia (Marco 5:19; Giovanni 20:21).
b. Evangelizzare è il Suo comandamento (Matteo 28:18-20; Marco 16:15; Atti 1:8; 18:9).

2. Perché annunciare l’evangelo
a. Perché Dio “vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità” (1 Timoteo 2:4).
b. Perché Gesù venne sulla terra per cercare e salvare ciò che era perduto: “Venite a Me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, ed Io vi darò riposo” (Matteo 11:28)
c. Perché Gesù è l’unica via che conduce a Dio (Giovanni 14:6; Atti 4:12; 1 Timoteo 2:5,6).
d. Perché il bisogno più grande della gente è di essere riconciliati con Dio (Giovanni 3:36; 2 Corinzi 5:19,20).
e. Perché non possiamo tacere su quello che abbiamo sperimentato (Atti 4:20; 2 Corinzi 5:11,14,15).
f. Perché quando un’anima si ravvede, Dio si rallegra ed è onorato (Luca 15:7,10).
g. Perché la perdizione eterna è una tragica realtà (2 Tessalonicesi 1:7-10).

3. Chi annuncia l’evangelo
I credenti sono chiamati ad annunciare l'evangelo.
a. Essi hanno sperimentato la potenza e l'efficacia della croce (Cfr. 1 Giovanni 1:1-3).
b. Essi sono stati scelti per questa missione (1 Timoteo 2:7).
c. Solo coloro che seguono veramente Gesù potranno farlo con efficacia (Matteo 4:19,20). Essi vengono addestrati dal Maestro, che ha promesso ai Suoi discepoli: “Seguitemi e vi farò diventare dei pescatori di uomini!” (Marco 1:17).
d. I veri credenti sentono pressante l’impegno: “Guai a me se non evangelizzo…” (1 Corinzi 9:16).

4. Come annunciare l’evangelo
Come dobbiamo evangelizzare? Qual è il metodo migliore? Non è tanto necessario fissarsi delle regole, ma l’importante è evangelizzare, parlare di Cristo (Cfr. Filippesi 1:15-18). Ci sono comunque alcune cose di cui bisogna tener conto:
a. Utilizziamo la preghiera. Nel libro degli Atti leggiamo che dietro ogni progresso della Chiesa vi era la preghiera (Atti 4:29-31). La preghiera rafforza la predicazione e la testimonianza dei credenti (Atti 3:1-6).
b. Agiamo con semplicità e coerenza. Evangelizzare significa mettere di fronte le persone a una scelta precisa con chiarezza e sincerità. Un comportamento aperto e onesto è l’inizio di una vera testimonianza. Usiamo un parlare spontaneo, senza paroloni o fronzoli, un parlare veritiero, come lo Spirito Santo lo suggerisce al momento opportuno (Atti 2:46; Romani 12:8; Colossesi 3:22; 4:6). c. Annunciamo la Parola. L’Evangelo è la Potenza di Dio (Romani 1:16). La parola di Dio è la spada dello Spirito (Efesini 6:17) che trafigge i cuori e convince di peccato, rivela Cristo e rigenera. Perciò è importante conoscere la Bibbia per poterne parlare (2 Timoteo 2:15).
d. Manifestiamo l’amore. Nel cuore deve esserci la compassione che era nel cuore di Gesù (Matteo 9:35,36). Conquisteremo un’anima se sentiamo di amarla, se desideriamo farla partecipe dell’amore di Dio, di cui noi per primi siamo l’oggetto. Sappiamo ascoltare le persone.
e. Crediamo che Dio salverà delle anime, perché senza la fede il nostro lavoro sarà inutile. Abbiamo fede nel messaggio (Isaia 55:11), nella missione che ci è stata affidata (Giovanni 16:20), nel Maestro che ci assiste (Marco 16:20). “Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, insegnando loro d’osservar tutte quante le cose che v’ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente” (Matteo 28:19,20). Siamo perseveranti nell’annuncio, senza stancarci (Salmo 126:6; Ecclesiaste 1:11).
f. Cerchiamo la pienezza dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo è stato sin dall’inizio testimone e agente dell’opera di salvezza (Giovanni 15:26,27). Gesù invito i Suoi ad attendere il battesimo nello Spirito Santo per divenire dei potenti testimoni dell’Evangelo (Atti 1:8). Gli apostoli Pietro e Paolo sottolineano che coloro che hanno evangelizzato, lo hanno fatto per mezzo dello Spirito Santo (1 Pietro 1:12; 1 Tessalonicesi 1:5).

Conclusione

Veder brillare negli occhi di peccatori senza speranza la certezza della salvezza, è uno dei più grandi privilegi del credente. Riconosciamo le nostre imperfezioni, la nostra incapacità, e chiediamo a Dio di riempirci di Spirito Santo per donarci purezza e potenza, così porteremo molto frutto per la Sua gloria!


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